Fin da piccola, dai 10 anni più o meno, alla domanda: “Che cosa vorresti fare da grande?”, ho sempre risposto: “ La maestra d’asilo, perché mi piace tanto stare con i bambini, farli divertire, ascoltarli e giocare con loro.” Mi sono spesso chiesta da dove scaturisse questo mio bisogno di stare a contatto con i bambini. Forse ha influito il fatto di essere cresciuta in una famiglia numerosa, di essere la prima di quattro figli e di essere sempre stata la sorella che inventava le storie e che riproduceva tutte le vocine dei cartoni. Ricordo ancora i visi dei miei fratelli che colmi di stupore mi guardavano a bocca aperta e occhi sognanti, mentre io li accompagnavo attraverso la mia voce, nei luoghi che loro immaginavano. Questo mi ha portato nel tempo ad avvicinarmi al mondo del teatro. A sceglierlo come mezzo per una conoscenza più approfondita di me stessa. Negli anni è stato il mio sostegno, il mio appiglio nei momenti di sconforto e grazie al quale sono riuscita a aprirmi e diventare la persona che sono. Ho sempre pensato che ognuno di noi conserva in se un enorme potere e forza creativa che aspetta solo di essere canalizzata e sprigionata. Il teatro è il mezzo perfetto per fare questo. Attraverso di esso è possibile stimolare la creatività per sviluppare una personalità che si liberi dalla paura e agisca con coraggio. Proprio quel coraggio e quella libertà di espressione di cui ogni bambino è portatore, culla di un mondo magico che attende solo di essere portato alla luce. Oggi non sono una maestra d’asilo, ma la grande passione per il teatro e la dedizione nei confronti dei bambini mi ha portata a pensare di provare a coniugare le due cose. La realizzazione di questo pensiero è avvenuta quando, meno di un anno fa, sono entrata in contatto con TeatroLab nel Corso di Perfezionamento universitario in “Teatro d’infanzia. Per una pedagogia dell’ascolto”. Sono rimasta subito folgorata dalla metodologia BimboTeatro, che basa tutta la sua ricerca pedagogica sull’ascolto dell’altro e nello specifico del bambino, nel rispetto della sua sacralità, permettendogli di dare spazio alla potente forza delle emozioni. Ho finalmente ritrovato confermate tutte quelle idee che avevo fin dai primi anni del mio percorso. Non credo nel caso, credo piuttosto che tutto quello che è destinato a te, troverà il modo di raggiungerti, in un momento in cui magari non te lo aspettavi. È questo il bello, scoprire di avere la possibilità di sorprenderti nel fare quello che avevi sempre sognato fin da piccola.